L'ARGOMENTO:

434 proletari uccisi dalla polizia durante dimostrazioni politiche e sociali dalla caduta del fascismo ad oggi.

190 di essi ammazzati a partire dal 1946: da questa data in poi i ministri dell'Interno sono sempre stati demoscristiani.
I fascisti ricollocati nei posti chiave della Polizia; tutte le leggi del vecchio Regime non solo lasciate in vigore ma aggravate da nuove disposizioni liberticide (legge Reale); creazione di corpi speciali; impiego dell'esercito in funzione di ordine pubblico; corpi separati e servizi segreti utilizzati per colpi di Stato e per compiere o coprire stragi fasciste: ecco i trenta anni di "libertà" della DC. Ecco in che modo questo partito, assicurando continuità del proprio Regime con quello mussoliniano, ha mantenuto l'"ordine pubblico".
Questo libro documenta eccidi, violenze, torture e abusi compiuti dalla polizia in Italia, da Scelba fino a Cossiga.
Esso non ha pretese di completezza bensì intende essere un contributo per ulteriori ricerche. In primo luogo intende essere uno strumento per i militanti, affinché sappiano chi e cosa hanno di fronte.
Quasi sempre la polizia ha il sopravvento, calpesta elementari diritti di libertà, non solo e non tanto perché è dotata di mezzi micidiali, ma perché di essa si ha una paura irrazionale.
Conoscerla significa anche appropriarsi del potere di arginare la violenza di questo braccio armato della borghesia. Significa avere un'arma in più di lotta rivoluzionaria.
Il progetto iniziale del libro prevedeva anche una seconda parte con un'analisi più vasta della legge Reale e un manuale aggiornato di autodifesa militante. Per diverse ragioni, soprattutto per consentire subito la pubblicazione del materiale già pronto, si è deciso di rinviare la seconda parte in un altro volume che uscirà in autunno. Sia su questo primo libro che per quello in corso di elaborazione attendiamo contributi dei compagni, critiche, suggerimenti ed integrazioni.

© 1976 Gianni Viola - Bio-bibliografia